Storia

I desideri delle Lame

Le Lame, una società segreta che si riconosce il compito di difendere l'autorità dell'Impero, ha conosciuto la sua completa disfatta quando alcuni membri dell'ordine hanno scelto di sacrificare l'unico erede al trono per sventare il pericolo dell'invasione delle ombre, oscuri fantasmi provenienti dal mondo dei morti; successivamente, l'Impero, in mano all’ennesimo pretendente, si è disgregato in una lunga lista di stati nazionali indipendenti.

Durante la lotta senza quartiere tra i diversi pretendenti al trono, si distinsero un nobile di antica famiglia, Alberto Colonna, e un intraprendente mercante, ricchissimo e senza scrupoli, Giovanni Mestiere. Lo scontro tra i due raggiunse il suo apice nella battaglia dell'Urbe, l'antica capitale, e terminò con la presa dell'Isola della Scala, sede dell'inespugnabile rocca di Colonna; a sbilanciare lo scontro in favore di Mestiere fu Leonardo, geniale inventore, con i suoi cannoni "sputafuoco". L’opinione pubblica su Mestiere, si divise: le famiglie nobili più conservatrici e i rappresentanti del Tempio identificavano la salita al trono di un borghese con il tramonto della classe aristocratica; viceversa, la borghesia e alcuni nobili corrotti, sostenevano la causa del carismatico Mestiere, riconoscendolo come la sola guida forte in grado di salvare l'Impero da un periodo buio e dalla sua disgregazione.

La stessa divisione correva tra le Lame, quando alcuni membri dell’ordine, seguendo le tracce dell'ultimo Imperatore, scoprirono l'esistenza di un erede: un figlio segreto di Marco Aurelio. Essi riuscirono a trovare un ragazzino di nome Martin, il cui vero nome è Romolo Augusto, ora poco più che adolescente, in un monastero. Il ragazzo, possedeva un dono: egli era in grado di mutare il corso del destino. Sia Giovanni Mestiere che il nobile Carlo Orsini di Borgogna, membro del Collegio dei Principi Elettori e portavoce dei rivali di Mestiere, desideravano mettere le mani sull'erede legittimo per giuste cause, che si rivelarono in realtà soltanto manipolare il ragazzo per cambiare il destino in loro favore.

Nel frattempo le ombre, liberate per un terribile errore di Vincent Demoliere dal Tempio di Apollo in cui erano state sigillate per secoli, si diffondevano sul suolo dell’Impero, portando morte e distruzione. Perciò gli stessi che salvarono Martin lo portarono alla morte, sacrificandolo per sconfiggere le Ombre, sigillandole nuovamente nel mondo di oscurità da cui erano uscite, spinti tra l'altro da motivazioni personali.

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